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XAOS ILLUSTRATO ...LA COPERTINA DI PUNTOARCH.IT, "MONDI CONDIVISI"

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Dedicata all'oggi come spazio di possibili "verità" per una riflessione animata sull'immagine del contemporaneo



AGENDA. D'ARTE | ROMA

“GIOCAVO CON GRANDE SERIETÀ E AD UN CERTO PUNTO I MIEI GIOCHI LI HANNO CHIAMATI ARTE”

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Un viaggio nella poetica di una tra le voci più singolari dell’arte italiana contemporanea.
Il MAXXI rende omaggio all'immaginario di Maria Lai con la mostra “Tenendo per mano il sole”. Un percorso di oltre duecento opere tra cui Libri cuciti, sculture, Geografie, opere pubbliche e i suoi celebri Telai.
Roma 19 giugno 2019 - 12 gennaio 2020


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AGENDA. D'ARTE | FONDAZIONE BOTTARI LATTES TORINO

ART KANE. VISIONARY


Lo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes ospita la narrativa fotografica di Art Kane.

Tra musica, moda e impegno civile le immagini iconiche del fotografo statunitense Art Kane in una esposizione curata da Guido Harari per la Fondazione Bottari Lattes di Torino. Dal 05 maggio al 14 luglio 2018

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ESSERE AL MONDO
Nuove relazioni e antiche prossimità
di Massimo Donà

(...) Un’occasione per riflettere intorno alla nuova forma-mondo; quella che siamo destinati a sperimentare ogni giorno e in ogni luogo della nostra sempre comune esistenza. Ma non tanto nell’incombere di una questione mondiale sempre più complessa e spaesante, quanto piuttosto in ogni spazio o riposto anfratto della nostra solo apparentemente banale quotidianità •••




POTENZE DELLA FINZIONE
La Filosofia e Pessoa
di Fabio Treppiedi

C’è un frammento del Libro dell’inquietudine su cui è possibile impiantare una questione che tocca la poesia di Pessoa in uno dei suoi punti nevralgici:
"Forse un giorno capiranno che ho compiuto, come nessun altro, il mio innato dovere di interprete di una parte del nostro secolo".
Non si tratta né di chiedersi fino a che punto la persona che ha scritto il frammento, l’“ortonimo” Fernando Pessoa, si identifichi col personaggio che vi appone la firma, l’“eteronimo” Bernardo Soares, né tantomeno di chiedersi fino a che punto il fatto che il secondo sia frutto dalla mente del primo basti di per sé a confinare l’affaire Pessoa nella finzione letteraria piuttosto che nella malattia mentale. Bisognerebbe infatti assumere fino in fondo la finzione pessoana, prenderla alla lettera, interrogandosi non tanto sull’arrivo presunto del “giorno” evocato nel frammento quanto più sulla capacità, da parte del pensiero stesso, di accogliere la finzione in tutta la sua portata
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LA LOTTERIA DI BABELE
Appunti filosofici su caso e fortuna nella società della comunicazione
di Andrea Tagliapietra

(...) La Biblioteca di Babele è l'ologramma, l'orizzonte della comunicazione totale: «tutto ciò ch'è dato di esprimere, in tutte le lingue» recita il bibliotecario. Borges, da buon neoplatonico, afferma l'assioma per cui «la Biblioteca esiste ab aeterno». Eppure, se noi riuscissimo ad immaginare la creazione di questa biblioteca, il suo farsi e il suo divenire nel tempo, ecco allora che la lettura dell'altro racconto di Borges, La lotteria a Babilonia, parrebbe, a suo modo, fatale. Vi si descrive, infatti, «un paese vertiginoso, dove la lotteria è parte principale della realtà» (Borges 1941, p. 56). Un luogo in cui «il numero dei sorteggi è infinito», «nessuna decisione è finale» e «tutte si ramificano in altre». Babilonia è la preistoria di Babele, il "prologo in terra" dell'universale biblioteca dei segni, nient'altro che «un infinito gioco d'azzardo» (Borges 1941, p. 62) •••








XAOS. LA RIVISTA

NOTE SUL CONCETTO DI CULTURA ALIMENTARE
di Rosalia Cavalieri
(...) Il cibo dunque è cultura perché non ci limitiamo a ingerirlo ma lo progettiamo, lo produciamo, lo trasformiamo, lo modifichiamo secondo il nostro gusto, il nostro piacere e le nostre esigenze, lo pensiamo, arricchendolo di attributi simbolici, trasformando così anche il mondo circostante. E poi, cosa non da poco, siamo capaci di comunicarlo, di socializzarlo, di tradurlo in linguaggio verbale, sia nell’ambito della convivialità della tavola, sia nel contesto della degustazione di una pietanza o di un vino: raccontare a voce o mettere per iscritto un’esperienza gustativa è una prerogativa degli animali umani proprio perché animali linguistici.

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DISABITARE LO SPAZIO
di enrico ghezzi

Abitare lo spazio infinito è maschera del disabitare il non (ancora)finito?
Quale soggetto pineale si può ancora permettere di sentirsi abitare il corpo o la mente?
Quale gerarchia seguirà la ricerca dell'immortalità mediante il trapianto (ora del volto, ultime notizie)?
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ABITARE GLI INTRA MUNDIA

di Carlo Sini

Adamo dove sei?
Naturalmente è una espressione sommamente ambigua perché è certo che Jahvè sa benissimo dov’è Adamo.
Allora io credo che, come deve accadere per ogni domanda (…) la questione vera non è di rispondere, è di capire la domanda
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ABITARE LO SPAZIO LIQUIDO DELL'ARCHITETTURA
di Silvano Tagliagambe

Che lo si voglia o no, che lo si comprenda o meno, il nostro modo di abitare lo spazio è sempre più condizionato e modificato dalla presenza ormai determinante nella nostra cultura del ciberspazio. Questo termine, com'è noto, è uscito nel 1984 dalla penna di William Gibson, un autore di fantascienza, che ne fa uso per la prima volta nel suo fortunato Neuromancer e poi in Count Zero, deriva, com'è noto, dal greco kubernein che significa "governare, dirigere". Nella sua accezione più immediata indica un nuovo universo, una realtà artificiale, "virtuale", multidimensionale, generata, alimentata e resa accessibile dal computer attraverso le reti globali di comunicazione. Un universo padroneggiato e percorribile da tutti coloro che ne conoscano i percorsi, ma tuttavia libero dai vincoli fisici dello spazio e del tempo •••

 

 


 
 
 
LETTURE
eventi exhibitions festival libri incontri

  DESIGN// STOFFE// LIBRI // LETTURE // etc.,.
(verità)
(post-verità)




Quanta verità c'è nella postverità?

maurizio-ferraris-post-verita


Anche se è forte la tentazione di dire che le bufale sono sempre esistite, che la menzogna è un ingrediente imprescindibile della politica e della vita, e che dunque non c'è niente di nuovo sotto il sole, anche se viene voglia di tagliar corto dicendo che si tratta tutt'al più di fare attenzione a quel che si legge così come si fa attenzione a quel che si mangia e si beve, la postverità è un concetto filosoficamente rilevante e la sua emergenza definisce una caratteristica essenziale del mondo contemporaneo: l'alleanza tra la potenza modernissima del web e il più antico desiderio umano, quello di aver ragione a tutti i costi.




La Trasparenza che non esiste
Pier Aldo Rovatti

La nostra vista viene sempre più alterata da quella pratica della bugia che oggi passa soprattutto attraverso il web e che ha preso il nome di fake news. Tutti pensiamo di sapere che cosa si intende per “falso” e perciò siamo disposti a combattere contro le falsità che inquinano la comunicazione pubblica, danneggiando la visibilità degli eventi e la credibilità dei singoli protagonisti.

Leggi su [autaut.ilsaggiatore.com]



AGENDA. MILANO
FILOSOFIE DEL TEATRO

Un Laboratorio tra filosofia e teatro

Da aprile a giugno l'Università San Raffaele di Milano ospita il Laboratorio Filosofie del Teatro con la supervisione scientifica di Andrea Tagliapietra. 7 incontri per esplorare l’intreccio fra sapere filosofico e teatrale attraverso un dialogo che vedrà protagonisti filosofi e artisti della scena contemporanea. Tra i relatori: Massimo Cacciari, Andrea Tagliapietra, Roberta De Monticelli, Francesco Valagussa e Roberta Sala. Gli incontri si terranno presso il Palazzo Arese Borromeo e diversi teatri milanesi.


[visita il sito web]

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AGENDA.. BOLOGNA

ARTI,
SCIENZE E
TECNOLOGIE


Al Centro Arti e Scienze Golinelli di Bologna al via un programma biennale di appuntamenti - intitolato “Astronave Arione” - sul connubio tra arti, scienze e tecnologie.
Sarà Il filosofo Pierre Lévy, con la democrazia nell’era di internet (21-22 maggio), aprire il programma. A giugno il fisico Alvaro De Rujula propone una narrazione del Cosmo tra arte e scienza

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L'esistenza di troppo.
Jean-Paul Sartre e il romanzo della nausea esistenziale

DI STEFANO SCRIMA

Dopo Nietzsche l’uomo contemporaneo acquisì suo malgrado coscienza della fragilità del terreno; il sentimento di vuoto che mina l’esistenza, il nichilismo, penetrò nelle trame della quotidianità ancor prima che nelle pagine di trattati filosofici, romanzi e poesie.

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Ultimi incontri con le sirene


DI FRANCESCA GRUPPI

Dall‟antichità ai giorni nostri, da Omero a Platone, da Cicerone a Clemente Alessandrino, da Agostino a Montaigne, da Pascoli a Eliot – per citare solo alcuni nomi celebri – l‟episodio di Odisseo e le Sirene è stato interrogato, allegorizzato, riscritto, caricato di infiniti e opposti sensi. (...) Ma scandagliando questa lunga vicenda vale la pena di indugiare su una data: l‟anno 1917, quando il genio di Franz Kafka si appropria del racconto omerico, gettando lo sguardo nell‟abisso spalancato dall‟enigma di quel canto e dall‟esperienza insondabile di Odisseo •••


Un’amicizia stellare
Kierkegaard e Pessoa


DI SUSANNA MATI

(...) L’esteta vuole sentire continuamente le vertigini, saziare la sua paradossale fame di dubbio sull’esistenza, che più mangia più ha fame, vuole indurire un sensibilissimo intimo fino all’insensibilità, per «poi lasciare che tutto quanto crolli dalle fondamenta, che la tua anima possa esser placata, sì, immelanconita, che ti possa riuscire di suscitare un’eco, perché l’eco suona solo nel vuoto» •••



Fabrizio De André:
le forme dell’amore.


DI ANTONIO DI GENNARO

Una pluralità di motivi caratterizza l’esperienza poetica di Fabrizio De André. Idee, sentimenti, avvenimenti prendono forma nello schiudersi della parola in versi. Come d’incanto, frammenti di emozioni si calano e si celano sotto le spoglie di un linguaggio poetico. Storie di uomini e donne, storie di vita raccontate nella fluidità di un testo, spesso accompagnato da pochissime note. Storie di una quotidianità vissuta, lasciata trasparire attraverso le tracce della poesia.
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Xaos Giornale di confine
Rivista on line di filosofia arte e letteratura


Reg. Tribunale di Sassari n. 381/2001 - 08/05/2001 - ISSN 1594-669X | info@giornalediconfine.net | www.puntoarch.net

 



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