ALMANACCO
DELLA CRUDELTA'
La gola del filosofo. Il mangiare come metafora del pensare.
Di
Andrea Tagliapietra. Nel frontespizio
del primo volume dell'"Almanach des Gourmands" di
Grimond de la Reynière, stampato nel 1804 a Parigi,
è raffigurata una strana e singolare libreria. Si tratta
della biblioteca del goloso. Qui, sui lignei e seriosi scaffali
a muro rappresentati nell'incisione che, alti e profondi,
giungono fino al soffitto e fanno pensare al facile anacronismo
di un gigantesco e capiente frigorifero, trovano posto, accostate
in luogo dei volumi rilegati in pelle e oro zecchino, provviste
alimentari d'ogni tipo. Ci sono il porcellino da latte, il
cappone, i salumi e i paté, liquori, formaggi e bottiglie
di vino, boccali di frutta sotto spirito, vasi di verdure
sott'olio e sott'aceto, budini farciti, panettoni e dolci
ripieni. L'INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Joseph
Beuys. "Aktionen"
Di
Nicola Marotta. Nel 1981 in
Campania ci fu un terremoto disastroso; Beuys, gli dedicò
una “Aktionen”: fece raccogliere per le città
colpite, alcuni attrezzi e li fece trasportare a Napoli nelle
sale destinate all'esposizione e detto materiale fu lasciato
casualmente per questi ambienti. Beuys, fece una operazione
che ogni uomo fa normalmente durante la sua quotidianità:
spostò e ripose cose, con un fare distratto, ma istintivamente
tutti i gesti erano misurati e predisposti, e si succedevano
entro certi perimetri predestinati. Gesti semplici che si
trasformarono in un documento storico infinito che verrà
visto e analizzato oltre il suo aspetto di apparente casualità.
Nel caso di Beuys, questi attrezzi non persero la loro natura
né la loro memoria, ma caso strano, vennero alterati
i loro codici di lettura; per questo tutto si amplificò.
INTERSEZIONI
La
contaminazione degli stili nel cinema di Pier Paolo Pasolini:
la sequenza della rissa in Accattone
Di Alessandro Cadoni. Il cinema di Pasolini
è colmo di silenzi "significativi": se
ne offre qui una breve ricognizione, soffermandosi in particolare
sull'analisi della prima sequenza de Il Vangelo secondo
Matteo, in cui il silenzio di Maria viene paragonato a quello
biblico di Susanna.
K...olor
Mozart
Di Patrizia Gabriele. La singolarità
principale di queste opere relazionate alla musica mozartiana,
è quella di tentare il superamento della pittura
di "superficie" per tendere ad una pittura - oggetto
sicuramente in linea più aderente alla produzione
artistica contemporanea. In sostanza la forma tende a rendersi
fisicamente con l'uso di materiali (plastici, carta e cordami)
sovrapposti e ad evidenziare una spazialità e una
fisicità.
Ecologia
ed evoluzione dello spazio antropologico verso un'etica
planetaria
Di Rossella Mascolo. Sono queste poche pagine, solo parole, magari scontate,
espressione di un pensiero utopico che acquista realtà
nel venire alla luce, nella possibilità di essere
condiviso, almeno ascoltato da chi legge, in un percorso
attraverso parole già dette.
Pareyson.
La dialettica della libertà
Di Giusy Nieddu. La riflessione sul principio
è mediata oltre la ragione, dal mito, che pure resta
aperto (in virtù della inesauribilità della
sua fonte che ne è anche termine) alla ermeneutica
della coscienza religiosa. Il legittimo tentativo di risposta
al perché è affidato al Cristianesimo, che
narra del Dio libero, della caduta dell'uomo libero, di
libera creazione e libera redenzione; alla causa prima è
sostituita la libera scelta di Dio autogeneratosi.
«Qualcosa
era successo …».
Per una lettura filosofica
del giornalismo di Buzzati
Di Andrea Oppo. "L'unico che riuscì
a raccontare delle battaglie navali fu Buzzati. Ma perché?
Perché Buzzati sfuggiva alla censura in quanto dai
suoi racconti il povero censore - e in genere il censore
era un cretino, perché solo un cretino si può
mettere a fare il censore - non riusciva a capire in quale
secolo, in quale mare si era svolta la battaglia che Buzzati
raccontava. Buzzati infatti ne faceva una favola…"
Deleuze,
Nietzsche e l'uomo del futuro
Di Francesco Pala. L'analisi che segue terrà
conto di tutti i riferimenti a Nietzsche presenti nell'opera
deleuziana, avendo tuttavia come punto di riferimento principale
l'opera Nietzsche e la filosofia (1) del 1962, per più
motivi..
Immanuel
Kant e Denis Diderot:
‘Il teatro del mondo' tra comprensione
e conoscenza
Di Marta Perego. Esatto, quel tempo là
ci si impiega, mica meno, - disse Qfwfq, - io una volta
passando feci un segno in un punto dello spazio, apposta
per poterlo ritrovare duecento milioni di anni dopo, quando
saremmo ripassati di lì il prossimo giro.
L'anarchismo
epistemologico di P.K. Feyerabend
Di Piera Tilocca. Sin dalla premessa del suo
libro Contro il metodo Feyerabend chiarisce l'obiettivo
del suo lavoro, ovvero la presentazione o meglio l'abbozzo
di una teoria anarchica della conoscenza. Egli si dimostra
a favore di un anarchismo, poiché questo si rivela
"una eccellente medicina per l'epistemologia e per
la filosofia della scienza" (Feyerabend 2002, 15) piuttosto
che essere un osservatore di norme rigorose.
Arte
come alchimia
Di Sonia Zampini. Animali, vegetali e minerali
sono insorti nel mondo dell'arte. L'artista si sente attratto
dalle loro possibilità fisiche, chimiche e biologiche,
e riinizia a sentire il volgersi delle cose del mondo, non
solo come essere animato, ma come produttore di fatti magici
e meraviglianti.
La
metafora musicale nella filosofia del '900
Di Saverio Zuppani. Con il presente lavoro
s'intende mostrare le riflessioni sulla musica di importanti
autori del novecento come tentativo non solo di fornire
spiegazioni più o meno calzanti su determinati compositori,
ma anche e soprattutto, come sforzo di cogliere le sfaccettature
e i meandri di un essere che non è più svelabile
nella sua totalità dal linguaggio delle parole. Ciò
non vuol dire che ogni discorso sia inutile e privo di senso.
XANADU
Dogma
95 ed il cinema in digitale: Verso un nuovo realismo?
Di Gianmaria Secci. Nel 1995 ad un convegno
sul centenario del Cinema, Lars von Trier presentò
il Manifesto di DOGMA 95, proponendo un provocatorio decalogo
per realizzare delle opere cinematografiche (in appendice).
I primi film realizzati dal movimento promosso dal regista
danese vennero proiettati in anteprima al Festival di Cannes
del 1998 ottenendo un effetto dirompente sul mondo cinematografico.
Scrittura
e nuovi media
Di Bianca Ruggeri. Come si evolve la scrittura
nell'era delle nuove tecnologie? Le nuove forme di comunicazione
e la fluidità inafferrabile della testualità
digitale non ci dicono qualcosa di decisivo intorno al destino
della scrittura? Fino a quando il paradigma alfabetico potrà
esaurientemente analizzare, riprodurre, rappresentare la
complessità della realtà?
Dall'Intersoggettività
alla Condivisione:
Conoscenza, Immagine della conoscenza
e Organizzazione della conoscenza
Di Silvano Tagliagambe. L'aspetto che vorrei
trattare, all'interno del tema generale proposto "Comunicazione,
Immagine, Verità", è quello del rapporto
tra conoscenza, immagine o rappresentazione della conoscenza
e organizzazione della conoscenza medesima, che lo sviluppo
delle tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione
(TIC) stanno facendo emergere in modo sempre più
esplicito e diretto. I contenuti della conoscenza e del
sapere che vengono trasmessi sono infatti sempre inseriti
all'interno di uni stile di pensiero e di razionalità
che ne influenza e condiziona sia l'erogazione, sia la fruizione. |